IN COSTRUZIONE
Weather Derivatives
"Some are weatherwise,
some are otherwise"
(Benjamin Franklin)
In questo documento :
Introduzione ;
entità dei volumi in questione ;
mercati over-the-counter ;
mercati regolamentati ;
mercati on-line ;
breve storia dei contratti sul tempo meteorologico ;
i principali tipi di contratto ;
il caso italiano : le prime esperienze ;
links a siti di interesse.
La vulnerabilità dell'economia ai fattori climatici è più imponente di quanto
si possa normalmente pensare : negli Stati Uniti, per esempio, secondo molti economisti
il 70% degli affari è esposto a questo rischio.
Sono infatti molte le aziende i cui cash-flows sono influenzati anche dall'andamento
meteorologico : per le aziende del settore energetico, per esempio, l'incertezza
climatica si tramuta nella più rilevante fonte di incertezza finanziaria poiché, per esempio,
- estati più fresche della norma riducono il fabbisogno di energia elettrica dei
condizionatori ;
- temperature invernali sopra la norma riducono il fabbisogno di energia (gasolio,
metano, elettricità, ecc.) destinata a produrre calore ;
- precipitazioni scarse influenzano negativamente il livello di produzione di
energia idro-elettrica ; e così via.
Fra gli altri settori direttamente influenzati dall'andamento meteorologico citiamo,
a titolo di esempio,
- quello turistico (sia d'estate sia d'inverno : hotels, impianti
di balneazione, impianti di risalita, parchi-divertimento, ecc.) ;
- quello degli articoli sportivi (per esempio i produttori ed i venditori di sci,
scarponi da sci, articoli per snorkeling e diving) ;
- l'intero settore agrario e molto agro-alimentare (una produzione scarsa fa
aumentare i prezzi dei raccolti ; inoltre, una cattiva stagione può influenzare
negativamente la qualità del raccolto e di conseguenza del prodotto trasformato,
incidendo negativamente sulla potenzialità del prezzo di vendita) ;
- il settore della pesca (avverse condizioni climatiche si ripercuotono in
giorni di fermo-barca e minor pescato anche nei giorni di attività).
Fino a pochi anni fa, tuttavia, anche le aziende più esposte alle incertezze climatiche
avevano ben poche opzioni fra cui scegliere per mitigare questa esposizione. L'avvento dei
weather derivatives ha permesso di colmare tale lacuna.
Questi strumenti finanziari, infatti, pressoché assenti fino al 1997, hanno acquisito negli
USA grande popolarità durante l'inverno 1998/1999 quando le previsioni meteorologiche
anticipavano temperature superiori alla norma in conseguenza dell'avvento del fenomeno
normalmente definito "El Niño" (fenomeno meteorologico ricorrente ogni 3-5 anni che
sovverte a livello globale l'andamento meteorologico rispetto ai normali modelli).
In teoria si potrebbero perfezionare contratti derivati sul tempo prendendo a riferimento
qualsiasi variabile meteorologica (vento, neve, pioggia, ecc.) ; in pratica tuttavia la
maggior parte dell'attività in quest'ambito si è fino ad oggi focalizzata sull'andamento
stagionale delle temperature.
Ho trovato dati fino al 2001 ; sono comunque molto interessanti.
Si tratta in effetti di un mercato relativamente recente rispetto ad altri mercati finanziari
(cambi, titoli, materie prime). Il primo contratto in assoluto del tipo qui
considerato venne transato infatti nel settembre 1997 (controparti : Enron e Koch ;
tipo : first degree-day swap).
Da ottobre 1997 ad aprile 2001 sono stati conclusi oltre 4.800 contratti ; lo sviluppo,
tuttavia, ha avuto luogo secondo modalità e tassi di crescita diversi da regione a
regione.
Negli USA nell'anno 2000 sono stati perfezionati contratti per un valore
nominale complessivo di 2.5 miliardi di USD (nel 1997 erano stati appena 170 milioni).
Va ricordato che tale crescita è stata favorita anche
- dagli effetti termo-climatici del Niño, che mitigò le temperature dell'inverno 1997/1998 ;
- dalla de-regolamentazione del settore delle utilities elettriche
(iniziata a marzo 1998 in California). In precedenza le compagnie potevano richiedere
all'Autorità di riferimento di modificare le tariffe per salvaguardare il margine reddituale
in caso di eventi inattesi, anche dal punto di vista climatico. Con la de-regolamentazione
anche tale rischio dovette essere assunto a carico delle aziende e dei loro azionisti.
In Europa il primo contratto (che fu in generale anche il primo registratosi
al di fuori degli USA) venne perfezionato nel settembre 1998. Si trattò di un heating
degree day swap, e fu concluso fra Enron e Scottish Hydro-Electric. Quest'ultima poté
in questo modo difendere i propri livelli di introito contro il rischio di un inverno
particolarmente rigido.
Da allora il mercato ha avuto anche nel nostro Continente una apprezzabile crescita : fra
ottobre 1998 ed aprile 2001 sono stati conclusi 204 contratti ; la maggior parte di questi
(per la precisione 160) è stata perfezionata nel semestre che si concludeva il 14 aprile
2001. In tale periodo il ritmo di crescita, rispetto al medesimo periodo dell'anno
precedente, è stato del 433 per cento. Il valore dei contratti conclusi in Europa fino a
quella data è valutato in 120 milioni di USD ; come si può vedere, si tratta di cifre
ancora molto piccole se paragonate con quelle del mercato degli energy derivatives,
dove nel solo anno 2000 è stato valutato che il nozionale complessivamente transato sia
stato fra i 40 ed i 60 miliardi di USD (comprendendo futures, forwards, opzioni e
swaps).
Anche in Europa la liberalizzazione del mercato della fornitura di energia elettrica,
ancora non completata, è vista come il maggior fattore di potenziale crescita del mercato
dei weather derivatives. Sul versante opposto, il maggior rischio di mancata
crescita è generalmente identificato nella disomogeneità, a livello continentale, nella
mancanza di un sistema informativo meteorologico rilevante ed affidabile a livello
continentale ; ciascun Paese europeo infatti raccoglie i dati per proprio conto, con
metodologie che variano da nazione a nazione.
In Asia sono stati transati da ottobre 1997 ad aprile 2001 123 contratti,
per un nominale complessivo di 52 milioni di USD.
Ricordo che OTC significa over-the-counter, espressione che identifica la natura delle
contrattazioni che avvengono al di fuori dei mercati regolamentati.
Nel caso dei weather derivatives va registrato che la maggior parte delle
contrattazioni ha luogo, sia negli USA sia in Europa, over-the-counter : questo avviene
principalmente grazie all'attività delle società di brokeraggio, che svolgono
l'indispensabile opera di intermediazione e di advising senza la quale questo
mercato, in questa forma, collasserebbe.
Molte borse hanno provato a proporre contratti in quest'ambito, ma nella maggior
parte dei casi hanno dovuto rinunciare all'iniziativa a causa dell'insufficiente
spessore di liquidità. Nel seguito di questo documento è specificato quali contratti
di weather derivatives siano disponibili, ed in quali borse.
Le principali borse di riferimento in quest'ambito sono il LIFFE di Londra ed il Chicago Mercantile Exchange.
Il LIFFE di Londra ha lanciato tre contratti il 10 luglio 2001. Fanno riferimento
alle temperature delle città di Londra, Parigi e Berlino ed i relativi dati sono forniti
dalle agenzie che svolgono il servizio meteorologico nei tre Paesi (rispettivamente : MET
Office, Meteo France e Deutscher Wetterdienst-DWD). Gli indici si basano sulla media
mensile delle temperature rilevate giornalmente : per questo scopo viene presa a riferimento
la media dei valori di temperatura minima e massima rilevati in ciascuna data. Tale valore,
insieme agli altri già rilevati in precedenza nel medesimo mese, concorre a determinare la
media progressiva mensile. Si tratta di un tipo di approccio alternativo rispetto ad altre
due ricorrenti forme di contratto che sono il Heating Degree Days ed il Cooling
Degree Days.
L'aggiornamento giornaliero degli indici è reperibile su www.liffeweather.com (cliccare sulla città di interesse, in alto
a destra) e su www.I-WeX.com.
Il Chicago Mercantile Exchange aveva già lanciato i suoi contratti derivati sul
tempo meteorologico, futures ed opzioni su futures, nel settembre del 1999. Da allora, e
fino a maggio 2000, sono stati transati 420 contratti. Successivamente per un po' di
tempo non sono avvenuti scambi ; poi un po' di attività è ripresa. I volumi scambiati
mensilmente sono comunque desumibili da www.cme.com/ftp.cfm/pub/volmthly#. Nel nome di ciascun file
recuperabile in questo modo appaiono sei cifre, che identificano rispettivamente l'anno
ed il mese cui fanno riferimento. Il file di interesse va salvato su disco, estratto
dalla cartella ZIP ed aperto con Excel.
I principali mercati on-line di riferimento sono :
1. Internet Weather Derivatives Exchange
(I-Wex.com), portale lanciato inizialmente il 23 dicembre 1999 come fonte informativa e di
ricerca relativamente al mercato dei weather derivatives.
Oltre a tali servizi oggi il portale si propone anche come "finestra" di accesso ai
contratti future sul tempo meteorologico del LIFFE di Londra.
I-Wex.com è di fatto un consorzio formato da Intelligent Finance Systems (IFS) Ltd, lo
stesso LIFFE e Wire Ltd.
Conta anche di lanciare una sezione dedicata al trading OTC on-line.
2. WeatherXchange, sito
lanciato il 18 giugno 2001 in consorzio fra il Met Office, vale a dire l'agenzia pubblica
britannica per la meteorologia, e la casa londinese Umbrella Brokers.
3. Durante la mia ricerca non ho più trovato traccia di EnronOnline, pertanto ne sospetto la cessazione.
Si tratta di una piattaforma di trading via internet che era stata attiva a partire da
gennaio 2000. Quell'anno la piattaforma aveva transato 2000 contratti, di cui 1300 nei
soli mesi di maggio e giugno quando molte aziende ritennero opportuno coprirsi dal rischio
legato alle imprevedibili condizioni meteorologiche dell'estate imminente.
Settembre 1997 : Enron e Koch concludono la prima transazione di questa natura.
Si tratta di un first degree-day swap.
Dicembre 1997 : El Niño provoca negli USA un inverno insolitamente caldo. Le
conseguenze degli eventi meteorologici sull'economia degli States è sulle prime pagine di
tutti i giornali.
Settembre 1998 : viene conclusa la prima transazione internazionale in derivati
sul tempo meteorologico. Le controparti sono Enron e Scottish Hydro.
Giugno 1999 : i principali operatori del mercato dei weather derivatives
fondano a Washington, D.C. la Weather Risk Management
Association .
Settembre 1999 : il Chicago Mercantile
Exchange è il primo mercato regolamentato che quota degree-day swaps.
Ottobre 1999 : vengono emessi i primi weather bonds, transati da Enron e
piazzati da Koch.
Dicembre 1999 : I-Wex avvia il primo
mercato on-line dei weather derivatives.
Gennaio 2000 : viene transato il primo contratto su EnronOnline.
Settembre 2000 : per una amministrazione municipale della California viene concluso
il primo collar sul gas naturale.
Maggio 2001 : Risk Management Solutions
di Newark (California) presenta il primo database e modello di pricing ampiamente conosciuti.
Giugno 2001 : il Met Office britannico fonda, insieme ad Umbrella Brokers di Londra,
WeatherXchange.com.
Luglio 2001 : il LIFFE tre indici sulle
temperature rilevate a Londra, Parigi e Berlino.
Nel seguito del presente documento sono elencati i più comuni tipi di contratto derivato
sul tempo meteorologico fra quelli transati O.T.C.
Cooling degree days - fa riferimento alla temperatura media giornaliera
diminuita di 65°F (18°C) con il minimo di 0°F. Questo tipo di swap è tipicamente usato
durante la stagione estiva, poiché 65°F è normalmente la temperatura oltre la quale i
consumatori tendono ad accendere i condizionatori.
Cumulative degree days - si riferisce alla somma degli heating degree days,
oppure a quella dei cooling degree days sul periodo di riferimento.
Energy degree days - derivato calcolato dagli heating degree days più i
cooling degree days.
Growing degree days - questo invece è calcolato sottraendo una
temperatura base di 50°F (10°C) dalla media delle temperature minime e massime
giornaliere. Le temperature che eccedono gli 86°F (30°C) vengono considerate come
pari a 86°F ; quelle inferiori a 50°F vengono valutate come pari a 50°F.
Heating degree days - si tratta di un contratto molto comune, calcolato
sottraendo la temperatura media giornaliera dal valore di 65°F (18°C). E' pertanto
il calcolo inverso rispetto a quello dei cooling degree days. Infatti quest'ultimo
è usato tipicamente durante l'inverno. Anche in questo caso il suo valore non può
mai essere negativo, e viene pertanto posto pari a zero qualora la temperatura media
giornaliera sia inferiore a 65°F.
65°F è la temperatura esterna sotto la quale i consumatori tendono ad accendere il
proprio impianto di riscaldamento.
L'esperienza italiana è datata 2003. E' infatti questo l'anno in cui nel nostro Paese
si comincia a prendere coscienza del fenomeno ; ed è anche l'anno in cui è avvenuta la
prima transazione.
Per quanto riguarda il primo dei due aspetti, vale a dire la presa di coscienza, ritengo
sintomatico l'articolo apparso su Il Sole 24 Ore del 6 agosto 2003 dal titolo "Il tempo
presenta il conto alle imprese".
Sempre in agosto del 2003 ha avuto luogo la prima operazione in Italia sui derivati
meteorologici. Si è trattato, nello specifico, di uno swap fra la Banca Popolare di Sondrio
e Fonte Tavina, l'azienda di acque minerali di Salò sul Lago di Garda, recentemente rilevata
dal gruppo Sangemini controllato dalla Hopa di Emilio Gnutti prossima allo sbarco in Borsa.
Prendendo a riferimento la temperatura rilevata all'aeroporto di Verona-Villafranca nelle date
di fixing, il contratto prevede che Fonte Tavina pagherà un importo predeterminato per ciascun
decimo di grado di eccedenza della temperatura effettivamente rilevata rispetto a quella pattuita
contrattualmente. Di converso, sarà Banca Popolare di Sondrio a pagare Fonte Tavina qualora
la temperatura rilevata sia inferiore a quella scritta nel contratto di swap.
La logica è intuitiva : se la temperatura è più bassa Fonte Tavina fattura di meno ed ha di
conseguenza un cash-flow più modesto ; in questo caso tuttavia ottiene un beneficio dalla
liquidazione periodica dello swap.
Se viceversa la temperatura fosse particolarmente elevata Fonte Tavina rinuncerebbe al beneficio
per la parte eccedente il livello contrattuale.
Il ruolo di Banca Popolare di Sondrio è stato quello di banca agente ; l'operazione è stata
strutturata da Comoi SIM.
La transazione ha avuto ampia eco sulla stampa (si veda ad esempio l'articolo titolato "Via ai
derivati sul maltempo - Hopa lancia in Italia il primo strumento per le avversità climatiche"
pubblicato su Il Sole 24 Ore (22 agosto, pag. 19).
(Vedere anche i links evidenziati nelle sezioni precedenti di questo documento relative ai
mercati regolamentati, ai mercati on-line
ed alla storia di questi mercati, poiché i links evidenziati in
quelle parti del documento non sono ripetuti qui sotto).
Platts guide to
weather derivatives ("la Bibbia" sull'argomento !) ;
Introduction
to weather derivatives della Speedwell Weather Derivatives Limited ;
Weather
Derivatives (il sito di Entergy-Koch Trading) ;
Entergy-Koch Trading (altro
sito del medesimo advisor) ;
Weather Risk - Option Pricing articolo apparso su Riskpublications già
nel 1999 ;
Weather 2000 - FAQ ;
Weather
2000 - FAQ / Weather Derivatives ;
Weather
2000 - FAQ / Warming Trends, Global Warming ;
Weather
2000 - FAQ / Long Range Forecasting Capabilities ;
Weather
2000 - FAQ / Scientific Integrity in Weather Forecasting ;
TradeWinds "The source
for trading and Energy Markets" ;
LIFFE
- specifiche dei contratti future disponibili.