Sito personale di Stefano Sinigaglia

No all'energia nucleare Dopo Fukushima - 14.000 morti sospette negli USA No all'energia nucleare


Circa 14.000 morti negli USA potrebbero essere conseguenza del disastro nucleare di Fukushima avvenuto nel mese di marzo del 2011.
Lo afferma un articolo pubblicato dala rivista medica "Journal of Health Services" nel numero di gennaio 2012 (già disponibile verso la fine di dicembre 2011). Chi volesse approfondire può reperire l'articolo cliccando qui.
Gli autori dello studio sostengono che la loro stima sulle 14 settimane successive alla fuoriuscita di materiale radioattivo è paragonabile alle 16.500 morti registrate nelle 17 settimane che seguirono la tragedia di Chernobyl nel 1986.
Gli esperti si chiedono se vi sia, o meno, una correlazione.
Nell'articolo si legge che i casi di morte registrati negli USA è più evidente tra i bambini di età inferiore a un anno. In primavera, infatti, la mortalità infantile è cresciuta dell'1.8% mentre nelle rpecedenti 14 settimane era diminuita dell'8.3%.
Gli autori dello studio suggeriscono la necessità di approfondimenti per capire il reale impatto della fuga radioattiva in tutto il mondo. I risultati sono importanti anche in relazione al dibattito in corso sulla costruzione di nuovi reattori e su quanto tempo mantenere in funzione quelli attuali.
Secondo uno degli autori dell'articolo, infine, il numero dei decessi in USA correlati all'incidente di Fukushima può essere anche più alto, fino a 18.000 casi, poiché l'influenza e la polmonite mortali sono cresciute di cinque volte nel periodo in questione considerato.

Vuoi commentare questo tema ?
Cercalo nel Blog
(la registrazione è gratuita e non comporta iscrizione ad alcuna mailing list)